hotel-xenia
hotel-xenia
  • Home
  • Chi Siamo
  • Servizi
    • Prestazioni odontoiatriche
    • Prestazioni riabilitative
    • Patologie dell’apparato scheletrico e miotendineo
    • Riabilitazione dell’apparato muscolo scheletrico con metodiche complementari alla medicina allopatica
  • Staff Medico
    • Dott. Vito Mascolo
    • Dott.ssa Federica Mascolo
    • Dott.ssa Valeria Mascolo
  • News
  • Dove Siamo
  • Contatti
IL TEAM Menu

La Carie è una malattia trasmissibile, sbagliato volerla considerare diversamente

Published on 15/11/2018

Articolo pubblicato su Odontoiatria33

Gentile direttore,

Mi permetto di esprimere il mio pensiero sulla notizia pubblicata da Odontoiatria33 nei giorni scorsi. Leggo infatti che l’Associazione Italiana Odontoiatri si schiera con la Federazione Dentale Internazionale (FDI) e l’Associazione Internazionale per la Ricerca del Dentale (IADR) per inserire le patologie orali (carie, gengiviti, cancro orale) tra le malattie non trasmissibili che la comunità internazionale è chiamata dall’ONU a fronteggiare con interventi di prevenzione coordinati.  

Non concordo infatti sul termine che viene usato se riferito alla carie dentale come patologia orale non trasmissibile in maniera particolare se ci vogliamo riferire ai piccoli pazienti pediatrici. Questo messaggio rischia infatti di diventare fuorviante specialmente per la genesi della malattia chiamata ECC (Early Childhood Caries) che come sappiamo colpisce i piccoli pazienti provocando serissimi danni . L’epidemiologia dice che colpisce dal 4 al 12 % dei nuovi nati e anche l’ADA nel suo position statement sottolinea la trasmissibilità di questa  patologia da madre a figlio.

Non dobbiamo infatti dimenticare che il principale veicolo di flora cariogena per il piccolo è la mamma o chi lo accudisce. Perciò un bimbo che sviluppa molto precocemente una o più carie ha ricevuto i batteri che ne sono responsabili direttamente da lei o da chi si occupa di lui in maniera ravvicinata. La carie è infatti una malattia infettiva trasmissibile e quindi la prima cosa da fare è interrompere il ciclo di trasmissione della placca batterica cariogena materna a quella infantile.  

Bisogna, quanto il bambino è nato, adottare buone abitudini igieniche, come differenziare le posate dell’adulto e del bambino e non passare mai il ciuccio dalla bocca dell’adulto al neonato (si veda immagine sotto).

Ma è importantissimo anche intervenire già durante la gravidanza e abbassare la carica batterica della madre e portando quindi enormi benefici futuri e immediati anche al figlio.  

Questa è anche la campagna che come SIOI stiamo portando avanti nel 2018-19. Mi chiedo quindi se non sia il caso di rivedere la definizione proposta della malattia cariosa con il suo errato inserimento tra le malattie non trasmissibili. 

Dott. Luigi Paglia: presidente Società Italiana di Odontoiatria Infantile (SIOI)

Articoli recenti

  • Cercasi Fisioterapista
  • Convenzione con il Network PosteProtezione
  • Taping neuro – muscolare e cerotti colorati
  • Osteoporosi, effetti secondari da terapia farmacologica
  • Prevenzione odontoiatrica

Seguici

Articolo Precendente Articolo Successivo

0883 53 33 96

info@centromedicoarchimede.it

Via Sant'Antonio da Padova, 30 - Barletta

COPYRIGHT© 2018 CENTRO MEDICO ARCHIMEDE | P. IVA 06825420729 | CREDITS - PRIVACY
  • Home
  • Chi Siamo
  • Contatti
  • Dove Siamo
  • Contatti

Dott.
Vito Mascolo

Dott_Vito-Mascolo
Scrivimi

Dott.ssa
Federica Mascolo

Dottssa_Federica-Mascolo
Scrivimi

Dott.ssa
Valeria Mascolo

Dottssa_Valeria-Mascolo
Scrivimi

Newsletter

Cerca

Per offrire una migliore esperienza di navigazione, questo sito offre cookie anche di terze parti. Chiudendo questo banner o cliccando al di fuori di esso, esprimerai il tuo consenso all'uso di cookie. Puoi saperne di più consultando la nostra Privacy Policy Non mostrare questo avviso in futuro