Taping neuro – muscolare e cerotti colorati
È frequente osservare durante lo svolgimento di una competizione sportiva che una parte del corpo di un atleta sia ricoperta da cerotti colorati con funzione terapeutica.
Si fa risalire questa “invenzione” al dr. Kenzo Kase, un chiropratico giapponese, formatosi alla prestigiosa National University of Health Science di Chicago, che ha ideato e sviluppato queste procedure terapeutiche da oltre quarant’anni, ma che hanno fatto la loro comparsa ufficiale in occasione delle Olimpiadi di Seul del 1988 con la nazionale giapponese di pallavolo.
Il papà di questa rivoluzionaria proposta terapeutica, dopo la geniale intuizione, la perfezionò collaborando con un team di bioingegneri americani, infatti utilizza nanotecnologie per ottenere un presidio terapeutico che interagisce al meglio con il corpo umano, dopo innumerevoli modifiche, per adattarlo all’esperienza clinica e alla ricerca applicata sul campo.
Si tratta di una tecnica terapeutica non invasiva e non farmacologica che attraverso l’applicazione di un nastro adesivo ed elastico, dotato di particolari caratteristiche meccano elastiche, crea una stimolazione sia cutanea che muscolare.
Infatti i muscoli non si occupano solo di mettere in moto il nostro corpo, ma anche di controllarne la temperatura e la circolazione di fluidi venosi e linfatici.
Conseguentemente si creano spazi nei tessuti, favorendo in funzione di gradienti pressori, attivazioni metaboliche e naturali capacità di guarigione del corpo, fino al ripristino della corretta propriocezione neuro – muscolare.
Il nastro è costituito da cotone di alta qualità con uno strato adesivo acrilico che ha la caratteristica fondamentale di avere in lunghezza circa la stessa elasticità della pelle (40%); è ipoallergenico, traspirante e resistente all’acqua.
L’effetto terapeutico si fonda sul dato anatomico che l’epidermide è ricca di recettori nervosi tattili e termici (sensibilità epicritica) che stimolati attraverso stimoli esterni (i cerotti), e previa elaborazione a livello cerebrale, si determinano effetti sui muscoli sottostanti, come risposta unica e completa.
In pratica l’applicazione di un cerotto, se ben posizionato, produce micromovimenti che interessano la cute, con dilatazione degli spazi interstiziali, quindi migliora la circolazione dei liquidi riducendo la pressione sottocutanea, e la temperatura.
Il taping neuro – muscolare differisce dagli altri bendaggi (es. funzionali) proprio per il metodo di applicazione che può essere compressivo o decompressivo, a seconda della tensione con cui si applica, a determinare l’effetto terapeutico desiderato.
In pratica si può eseguire taping neuro – muscolare su quasi tutta la superficie corporea ma con differenti modalità, per eliminare contratture muscolari, tumefazioni edematose post traumatiche, e con ampie possibilità anche in riabilitazione.
BARLETTA 15.02.2019 Dr. Vito Mascolo